EUROTEK CONFERENCES A BIRMINGHAM di Carla Binelli
Un importante evento per la subacquea tecnica, non nuovissimo, ma sicuramente non frequente né tantomeno comune, si è svolto il 15 ed il 16 novembre presso l’International Convention Center di Birmingham (UK).
L’evento è stato una serie di importanti conferenze sugli argomenti più avanzati nel campo dell’immersione tecnica: esplorazione di relitti e grotte, rebreather, fisiologia e medicina, documentari e spedizioni.
Queste conferenze sono importanti attività culturali che hanno dato l’impulso originale all’evoluzione della subacquea tecnica e hanno una origine nelle Tek Conferences, organizzate negli USA agli inizi degli anni novanta da Michael Menduno, editore di aquaCORPS.
Proseguite poi nelle IANTD UK Tek Conferences organizzate da Kevin Gurr nel Regno Unito fino al 2000 e le Convention della IANTD Italia anch’esse fino al 2000.
Ma, come hanno affermato chiaramente i due organizzatori Leigh Bishop e Carl Spencer, l’attuale EuroTek si ispira soprattutto alle OZTek Conferences, che sono le attuali conferenze di subacquea tecnica organizzate in Oceania (Australia e Nuova Zelanda). Avendo frequentato tutte le conferenze di questo tipo fin dall’inizio, posso sicuramente affermare che l’evento è stato molto ben organizzato e l’impressione generale è stata che se ne sentiva fortemente la necessità. L’obbiettivo degli organizzatori era principalmente quello di bilanciare le attività similari presenti in America (USA) ed Oceania con un qualcosa di simile a livello europeo. Il loro obbiettivo si può ritenere raggiunto nei limiti di una prima edizione, le conferenze erano, ovviamente, in inglese e questo ha tenuto lontani molti subacquei tecnici europei che non comprendono perfettamente questa lingua. Ovviamente la gran parte degli oratori e dei partecipanti era inglese o comunque di lingua inglese, vi è stata comunque una buona partecipazione di Olandesi, Belgi, Danesi, Tedeschi, Scandinavi, Polacchi e, ovviamente, Italiani. Infatti, alle conferenze ha partecipato ufficialmente la IANTD che con Fabio Ruberti ha presentato le IANTD Expeditions ed il cortometraggio di 20’del documentario “Szent Istvan – La Corazzata dell’Impero”, riscuotendo un grande successo.
Il convegno ha visto la presenza di ben altri due relatori italiani: Edoardo Pavia, che ha presentato la spedizione sul Viminale, e Fabio Manganelli che ha relazionato sul fattore umano nell’attività dell’immersione tecnica. Oltre ai relatori, la comunità italiana presente è stata numerosa e composta quasi completamente da trainer, istruttori e subacquei IANTD e ricordiamo, oltre alla sottoscritta: Davide Bertini, Thorsten Waelde, Gilberto Bonaga e signora, Gianni Calandrelli, Silvia Innocenti e Beatrice Nardi.
Ovviamente vi è stata una notevole presenza di subacquei tecnici delle altre nazioni di lingua inglese quali: USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa, si è però registrata la quasi totale mancanza di partecipanti dalla Francia, Spagna ed in genere dai paesi dell’Europa meridionale, fatta esclusione per l’Italia. Le conferenze hanno incluso una simpatica serata di gala “very British” per la quale era richiesto l’abito da sera e durante la quale sono stati consegnati alcuni importanti riconoscimenti (Awards). “Subacqueo della Conferenza” è stato eletto lo speleosub inglese Rick Stanton, al quale è stata donata una targa ed un prezioso orologio DOXA; un “riconoscimento alla Carriera” è stato assegnato a Kevin Gurr, per il contributo dato alla subacquea tecnica come fondatore della IANTD UK e della VR Tecnologies.
A Carl Spencer e Leigh Bishop va riconosciuto il merito di avere creduto e realizzato, fra mille difficoltà, un evento importate e sentito da molti che, con i limiti fisiologici, ha saputo riunire alcuni fra i migliori esponenti della subacquea tecnica ed un pubblico internazionale di appassionati. L’appuntamento per il prossimo EuroTek è previsto per il 2010.